Dichiarazione Solenne Istitutiva

Il giorno 10 del mese di Marzo del 1957 i rappresentanti delle Tavole Italiane dei Fratelli della Costa riuniti per il primo Zafarrancho Nazionale a bordo della T/n “Cristoforo Colombo”, in navigazione sul mare Mediterraneo:

riaffermati i grandi principi ideali enunciati dalla primogenita Fratellanza Cilena e primo fra tutti quello che nella Fratellanza possono essere accolti solo “i navigatori da diporto, gli appassionati della pesca d’altura, gli ufficiali della Marina Militare e Mercantile che praticano gli sport nautici o comunque collaborano allo sviluppo degli stessi, gli scrittori del mare ed altre distinte persone che le Tavole ritengono conveniente” purché abbiano dimostrato profonda e pratica passione per il mare, quel Mare che noi consideriamo sorgente insostituibile via di scambi economici e culturali tra i popoli;

riconosciuta la vitalità delle singole Tavole Italiane e di conseguenza rilevata con la raggiunta maturità l’imprescindibile necessità di creare ormai il previsto organo centrale delle singole Tavole Italiane;

solennemente dichiarano

  1. di costituire, con la sottoscrizione del presente atto un’ “Associazione Italiana dei Fratelli della Costa” che sarà retta da un Consiglio Grande e generale del quale faranno parte, come membri di diritto protempore, tutti i Luogotenenti delle Tavole Italiane e, come membri eletti dagli stessi membri di diritto, un Luogotenente Generale, Gran Commodoro, che “primus inter pares” lo presiederà ed uno Scrivano Maggiore che ne curerà il funzionamento.
    Tuttavia, mentre le Tavole conservano la loro piena autonomia funzionale ed amministrativa, fermi restano i principi basilari che non si riscuoterà quota alcuna e non si indulgerà in burocratizzazione delle istituzioni.

  2. Al Consiglio Grande e Generale, oltre alle normali funzioni attribuite ad ogni organo centrale ed al mantenimento dei più cordiali rapporti con le altre Associazioni Nazionali dei Fratelli della Costa, spetteranno i seguenti compiti particolari:

    a) Tenuta del Registro Nazionale delle “Insegne Numerate”.

    b) Nomina del Comitato Nazionale dei 7 Saggi, composta dal Gran Maestro e da sei Membri scelti fra i Fratelli Italiani che abbiano dato indiscutibile prova di superiore attaccamenti all’Associazione, o si siano particolarmente distinti in imprese nautiche. Ad esso Comitato spetta l’alta vigilanza a che siano garantite nello spirito delle Tavole e dei Fratelli le più alte tradizioni di lealtà verso la Patria e di amore verso l’umanità, onde creare entro e oltre le frontiere nazionali una salda rete di fraterna amicizia e di mutua comprensione fra gli appassionati cultori di vita marittima, in una cornice romantica di cavalleresche tradizioni, riecheggianti avventurose gesta di epoche passate e non dimenticate.

    c) Nomina della Commissione degli Esperti, che presieduta dal Capitano di Armamento ecomposta da due membri effettivi e due supplenti, ha l’incarico di tenere aggiornato il “Libro delle Imprese Nautiche”, ed esprimere il suo parere in ogni questione di carattere tecnico in genere e di navigazione marittima in particolare.

  1. Tutte le cariche, conferite a titolo onorario, sono assolutamente gratuite e non è previsto alcun rimborso di spese, durano due anni ad eccezione del Consiglio dei Sette Saggi che ogni anno viene rinnovato a metà per sorteggio.

  2. Per la prima volta, in via transitoria, il Luogotenente Generale, lo Scrivano Maggiore, il Gran Maestro ed i sei Membri del Consiglio dei Sette Saggi, il Capitano di Armamento ed i Due Membri effettivi della Commissione esperti verranno nominati nella presente riunione. Essi uniti ai Luogotenenti delle Tavole  e presieduti dal Luogotenente Generale, formeranno uno speciale Comitato Costitutivo provvisorio, incaricato di elaborare entro un anno, la “carta statutaria” regolatrice delle attività delle consociate Tavole Italiane.

  3. Al secondo zafarrancho, da tenersi entro l’Aprile 1958, la “carta” verrà sottoposta a ratifica.